Il Parco Daini Abruzzo

A poca distanza da Scanno sorge una simpatica riserva: il Parco Daini d’Abruzzo. Addentrarsi in questo luogo è un’esperienza unica e affascinante: carica di emozioni da non lasciarsi sfuggire.

Daini, cervi e cerbiatti si lasciano avvicinare senza timore; grati, inoltre, se al visitatore scappi qualcosina da mangiare. Nella riserva si trovano anche pony, caprette e i caratteristici Pastori Abruzzesi. I turisti più coraggiosi ed intraprendenti hanno anche la fortuna di vedere e fotografare linci e lupacchiotti.

Quali sono gli obiettivi di queste riserve?

  1.  Salvaguardare gli animali, in maniera particolare da chi pratica la caccia con sconsideratezza;
  2. La volontà di mettere a stretto contatto il mondo animale con quello umano, affinché quest’ultimo colga la delicatezza di tali creature, maturando una maggiore sensibilità alla loro vita e habitat.
  3. Assicurare agli animali che i luoghi in cui vivono non vengano danneggiati dalla noncuranza umana.

Abbastanza superfluo, nonché scontato, ammettere che la non contaminazione dei luoghi verdi permette all’intero ecosistema di restare inalterato, circostanza fondamentale anche per l’essere umano.

Ergo per gli amanti del verde e degli animali Scanno non può che essere una meta perfetta. Un piccolo gioiello che racchiude storia, tradizioni e leggende su uno sfondo paesaggistico unico nel suo genere.

Curiosità.
Uno studio scientifico si è concentrato sulle modalità di comunicazione tra gli animali: gli studiosi dell’Università di Londra hanno analizzato ben 23 versi di capra, versi provenienti da esemplari aventi lo stesso padre ma madri differenti. I versi sono stati classificati in quattro gruppi differenti, suddividendoli ulteriormente per periodi: i risultati ci dicono che il belato iniziale è assolutamente differente rispetto a quello delle specie adulte, e la cosa che risulta come più evidente è che le capre geneticamente vicine producono gli stessi suoni, ma anche le capre che non sono geneticamente simili ma che vivono e convivono tra di loro producono suoni simili, e più vivono all’interno del gruppo più producono suoni simili. Così come gli esseri umani, anche le capre sono animali sociali che si adattano al loro habitat e agli altri con cui sono abituati a vivere, e c’è chi presume che questi “accenti” siano quasi un badge d’ingresso per accedere nell’insieme.

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